DELITTI ESEMPLARI, Concerto per sax e voce recitante
Tratto da Max Aub
Compositore, sassofonista Manuele Morbidini
Voce recitante Andrea Jeva Quacquarelli
Le antipatie, le insofferenze, gli insopportabili incontri della giornata di ognuno sfogati e liberati in delitti senza castigo. Gli immaginari assassini rei-confessi hanno in sé una verità visionaria, provocatoria. A negarne l’esistenza o la possibilità ci sono, sempre pronti, il moralismo e la logica.
Come dice Max Aub sono “Confessioni senza storia: chiare, confuse o dirette, non hanno altro scopo che di spiegare il “Furore”. Le ragioni che hanno spinto tutti questi peccatori al crimine sono raccontate in tutta franchezza, e dicono, ingenuamente, grandi verità. Per farli parlare senza remore, ho dovuto ricorrere qualche volta a certe droghe figlie di alcuni funghi messicani. Tuttavia leggerò soltanto quello che fu autorizzato dagli interessati. Sentirete una specie di mormorio: rozzo, ma pur sempre mormorio. L’uomo del nostro tempo non rispetta che i fallimenti. Ormai, anche gli ultimi grandi miti cadono, non per vecchiaia, ma per eccesso di potere. Non andiamo verso nessuna direzione; il nostro grande ideale, adesso, la mediocrità. Luogo in cui molti dei migliori sono morti. Nel loro sottomondo, questi umili criminali danno una giustificazione ai loro crimini senza nemmeno sapere perché. Sono mediocri quanto noi, che non dissentiamo nemmeno, tutti di comune accordo. Ma a chi non sono cadute, oggi, le ali? Se persino i migliori sono sfiduciati, tutti gli altri, i mediocri, che possono fare? Cosa avete coltivato? Cosa abbiamo raccolto? Ci resta soltanto il gioco, che dipende dal caso. Mai fummo tanto rasenti alla terra: essa ci inghiottirà senza lasciare alcuna traccia di noi”.
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