Venerdì 8 luglio, ore 21:00
Sabato 9 luglio, ore 18:00
Umbrasolis (Italia-Olanda)
SAMADHI
coreografie di Benedetta
con: Benedetta Mazzotti, Eleonora Cantarini, Giovanna Rovedo
Musica: Alberto Novello e Federico Bonelli
Costumi: Yari Molinari
Design, drammaturgia e testi: Federico Bonelli
Lo spettacolo Samadhi è una prima sintesi della ricerca coreografica che ha le sue radici nell’osservazione interiore delle leggi che regolano la vita. Se le stesse leggi che regolano la rivoluzione della Terra intorno al Sole regolano anche l’esistenza di ogni forma di vita, nell’ infinitamente piccolo si ritrovano le stesse leggi dell’infinitamente grande. E viceversa. Quindi una ricerca interiore, ma anche un passo nella comprensione emozionale delle leggi naturali. Il filo drammaturgico trae spunto dalle MOIRE, leggendarie figure della mitologia greca di cui parla Platone nell’epilogo della Repubblica, che tessono il destino ineluttabile dell’uomo nel suo ciclo di vita, morte, vita. Lo spettacolo si propone di coinvolgere il pubblico in una atmosfera meditativa, in cui la percezione psicologica del tempo si assottiglia, fino quasi a scomparire. Come succede a volte per caso nella vita di ciascuno l’arte mira a creare un’attimo speciale in cui riunire in se, per ognuno, l’attimo e l’eterno. Il movimento del corpo entra in stretta relazione con la regola sul quale e’ composta la musica e la ritmicità del movimento va sviluppandosi nello spazio attraverso un calcolo geometrico di precisione quasi computazionale. Estraendo dai numeri e dalle figure geometriche a loro relative l’ispirazione per costruire e mettere in moto la simbologia di riferimento del testo dello spettacolo “Samadhi” si pone come un racconto per analogie. Una poesia di divisioni in movimento e di leggi dinamiche sottintese e rese esplicite nella costruzione coreografica. La sfida e’ dare a ogni arto un tempo proprio, una vita propria, e costruire su questi ritmi differenti un equilibrio nuovo, esplorando le molteplici possibilità di proporzione armonica del corpo nello spazio e nel tempo. Lo sforzo dapprima impegna totalmente il danzatore, poi lo libera e lo trasporta in un non luogo, simile alla meditazione profonda, una “metameditazione”. E noi che vediamo la danza fluire, nel ritmo che ne disegna le misure, sperimentiamo forse un sapore nuovo, come se ci avessero consegnato la chiave di un giardino segreto.
INGRESSO: 7 euro
RIDOTTO: 5 euro